22 febbraio - Progetto "Show and Tell"
Alessia Folcio, insegnante di Italiano nella scuola per richiedenti protezione internazionale della cooperativa La Rete presenta il progetto: Show and Tell Ospitiamo italiani a scuola, avviato a febbraio, con l’incontro con l'avvocato Silvia Guarneri , al quale è seguito l’incontro con lo chef bresciano Fabio Roversi
“Il progetto ha lo scopo di promuovere la conoscenza reciproca tra cittadini italiani o residenti di lungo corso in Italia e gli ospiti del CAS. In questi anni di lavoro con rifugiati e richiedenti asilo mi sono resa conto che sono molto rare le occasioni di conoscersi reciprocamente e che spesso gli unici italiani con cui i beneficiari hanno contatti sono gli operatori sociali. D’altra parte ho ricevuto richieste di poter venire in aula a conoscere gli allievi da parte di alcuni amici. Del resto si parla molto di richiedenti asilo in questo periodo e questa curiosità positiva non può che venire incontro alla nostra idea di accoglienza. Da qui l’idea di invitare diversi soggetti che vivono in città e sono parte della comunità. Ho pensato ad alcune persone da invitare che saranno ospitate per due ore presso la scuola di lingua italiana L2 del CAS della cooperativa La Rete e avranno modo di conversare con gli allievi. Potranno portare oggetti, slides, articoli e altri materiali per svolgere, se vorranno, brevi attività; oppure semplicemente rendersi disponibili per una chiacchierata.
Gli obbiettivi per gli allievi sono i seguenti:
1. fare pratica nell’utilizzo della lingua italiana con persone diverse dalle insegnanti e gli operatori
2. venire a conoscenza della complessità e dei diversi aspetti culturali della comunità ospitante
3. venire a conoscenza dei mestieri e delle professioni delle persone ospitate
4. esplorare aspetti di vita quotidiana di persone che vivono a Brescia come loro
5. sviluppare capacità relazionali e comunicative
6. raccontare le proprie esperienze e la propria visione della comunità in cui vivono
7. andare oltre gli stereotipi reciproci.
Per le persone che accetteranno l’invito a venire a scuola, l’obiettivo principale è quello di entrare in contatto con persone purtroppo soggette a una costante spersonalizzazione e spesso ridotte ad una mera categoria”.